Baby Blues

Il maternity blues, noto anche come baby blues, è stato osservato fin dal secolo scorso, ma ha suscitato maggior interesse da una trentina d’anni a questa parte.

Che cos’è il maternity blues?

Costituisce un disturbo emotivo frequentissimo, accomuna circa il 50-70% delle neomamme, è relativamente leggero e transitorio, insorge per lo più nella prima settimana dopo il parto, ed è caratterizzato da sintomi che comprendono:

  • Facilità al pianto
  • Umore depresso
  • Astenia
  • Labilità d’umore
  • Stati ansiosi
  • Irritabilità
  • Cefalea
  • Ridotta capacità di concentrazione
  • Difficoltà nel pensiero concettuale
  • Lieve confusione mentale

Evoluzione e Durata dei Sintomi

Tale sintomatologia diventa evidente intorno al terzo/quarto giorno dopo il parto ed ha una durata che oscilla da alcune ore ad un paio di settimane, entro le quali va generalmente incontro a remissione spontanea.

Impatto sulle Neomamme

Normalmente non comporta alcuna conseguenza negativa, in quanto i sintomi non interferiscono con le capacità della madre di funzionare ed occuparsi del suo bambino. In alcuni casi però si può osservare una diversa evoluzione che può condurre all’insorgenza di una sintomatologia più marcata e duratura che va oltre i quindici giorni oppure all’evoluzione della sintomatologia in un quadro depressivo vero e proprio.

Una Reazione Fisiologica

La si può considerare non tanto una malattia, quanto piuttosto una reazione fisiologica, anche se la “banalità” del quadro non deve condurre a sottovalutarla. L’importanza del riconoscimento di questo disturbo risiede nel fatto che esso potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per l’insorgenza di una depressione post partum.

Funzione del Maternity Blues

Il maternity blues si può considerare quindi un “tempo di latenza affettivo” necessario a realizzare la rottura del legame fusionale col feto ed iniziare la relazione col bambino reale ed i suoi bisogni.

Fattori Contributivi

La comparsa del maternity blues può essere determinata da difficoltà nell’accettare il ruolo femminile e nell’assumere la funzione materna. L’atteggiamento psicologico della neomamma verso la maternità è cruciale nei primi giorni dopo il parto, poiché in questa fase possono essere richiamate intense angosce di separazione e perdita, ad esempio rispetto al ruolo ed alla vita precedenti alla nascita, in cui l’orientamento affettivo della neomadre è mutevole e l’incertezza sulle proprie capacità materne non ancora sperimentate è in genere molto presente. Può essere molto utile rilevare la presenza di questa condizione benigna perchè, parte delle neomamme che sviluppano il maternity blues potrebbe sviluppare una depressione puerperale. E’ pertanto necessario monitorare questa condizione, quando presente e valutare un supporto psicologico per la neomamma.

 

Dott.ssa Angela Marchetti Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta EMDR